• Attorno a Runde con "Aquila" •




Isola di Runde, Norvegia, estate 2015

E' l'isola degli uccelli così denominata per la presenza di un grandissimo numero di volatili di varie specie che vengono qui a nidificare in massa per lo stesso motivo per cui è un posto non ospitale per l'essere umano: esposto ai venti del nord, un'altissima scogliera a picco e sul mare e difficile da raggiungere.
Un ex maestro elementare otto anni fa ha deciso di cambiare vita e ora porta in giro i turisti intorno all'isola per mostrarne la vista dal mare, raccontando nel suo chiaro inglese scolastico la sua storia e quelle degli uccelli che segue con attenzione tutti gli anni.





Conosce i nomi delle varie specie di uccelli in tante lingue, italiano compreso e ogni volta è orgoglioso di mostrare questa sue sapienza e cerca di imparare sempre qualche parola nuova.
Il tempo non è particolarmente bello, ma rende ancora meglio l'atmosfera un po' brutale di questo paesaggio in cui l'uomo si muove in maniera rozza e impacciata sotto gli sguardi ironici degli uccelli che ci volano sopra con grazie e velocità.






Ciò che fa più impressione sono i suoni: il fragore delle onde così vicine, lo stridore di migliaia di uccelli e anche l'incessante motore Toshiba di cui il nostro Cicerone è particolarmente orgoglioso.
La barca si avvicina ai vari scogli popolati da specie più diverse che sembra non curarsi più di tanto del contatto con gli esseri umani e rimangono lì a farsi ammirare




Sicuramente il pezzo forte è l'entrata in grotta non molto profonda, ma molto alta e con un antro in fondo dove i gabbiani hanno il loro regno e volano indisturbati facendo mille acrobazie tra le varie rocce: i loro versi sono amplificati dell'eco fino a quasi a stordirci per non parlare del forte odore di guano che, con il suo colore bianco, contribuisce a rendere più variopinte le pareti circostanti.



Il giro è costato circa 90€ in quattro persone, si effettua due volte al giorno se non ci sono condizioni metereologiche avverse, ma una normale pioggia non viene considerata un problema.
Sulla mappa è indicato il punto di partenza nel piccolo porto dell'isola, ma la prenotazione deve essere fatta al Goksöyr Camping qualche chilometro più avanti.








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