• Spiagge e conchiglie •





Marzo 2016, spiagge dell'Atlantico, Senegal

Uno dei miei soggetti preferiti dove la grafica e le forme hanno la prevalenza sul contenuto come se fossero composti manualmente da un artista astratto; delle immagini, quindi, molto particolari che forse possono risultare un po' monotone e ripetitive nel vederle, ma è sempre un grande piacere farle.

Cammino con gli occhi bassi lungo la spiaggia cercando qualcosa di ordinato o armonico nel disordine naturale degli elementi portati dal mare; l'onda è l'artista che cambia in continuazione questi quadri per cui spesso bisogna cogliere l'attimo per evitare che il flusso successivo cambi la combinazione perfetta.







La particolarità di queste spiagge è l'enorme quantità di conchiglie, veramente a migliaia, tutte molto simili tra loro, nelle forme e nelle dimensioni, ma proprio per questo molto coinvolgenti per il fotografo alla ricerca di immagini di una ripetitività naturale.
Non stupisce, poi, che da queste parti, usano le conchiglie al posto della ghiaia nei vialetti degli alberghi, immerse nel cemento per rafforzare i mattoni, ammucchiate in enormi cumuli in cui fare un cimitero.









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