• Daniela •
Ho conosciuto Daniela in un periodo in cui avevo bisogno di parlare e sentirmi ascoltato e in lei trovai questa attenzione e comprensione; forse, in parte, lo faceva più per bontà che per vero sentimento di amicizia, ma ciò testimonia a maggior ragione la sua generosità.
Un giorno ci mettemmo d'accordo per farle delle foto in bianco e nero e per me fu un'assoluta novità in quanto ho sempre preferito le diapositive a colori e temevo di non sentirmi a mio agio, per non parlar del fatto che fare ritratti è molto più difficile che riprendere scene statiche.
Lei invece era molto naturale, disinvolta e ironica davanti all'obbiettivo capace di cambiare espressioni e sguardi molto semplicemente senza forzatura: un vero piacere per il fotografo che non aveva bisogno di dare indicazioni o suggerimenti.
Da dieci anni Daniela non c'è più e io vorrei ricordarla così.