• Rosso albanese •


Krujë, Albania, luglio 2016

Penso che molti conoscono la bandiera albanese, sostanzialmente una tinta unita rosso sangue con l'emblema dell'aquila, volatile in realtà oramai assente in quelle montagne.
Come spesso succede, questa tinta ricorda i sacrifici umani nella lotta di indipendenza dagli ottomani sotto la valorosa guida dell'eroe locale, Gjergj Kastrioti Skënderbeu che, per qualche decennio, con poche migliaia di valorosi tenne testa al potente esercito turco.

Sta di fatto che veramente il rosso è il colore nazionale e in questo museo etnografico è la dominante di tutti i drappi e i tappeti.
Di fronte a tale sovrabbondanza di forme e geometrie, il fotografo non deve dimenticare la differenza tra una foto di una cosa bella e una bella foto; non basta il soggetto, per quanto elegante sia, a fare una bella foto, altrimenti non c'è alcuna interpretazione e sentimento personale.

Nella prima foto ho cercato il contrasto tra le linee spezzate della decorazione sul tappeto con gli approssimativi cerchi del tavolo e dei cucchiai.

Se poi si vogliono proprio riprendere i disegni dei tessuti, una sola foto non è sufficiente in quanto non rende l'idea della varibilità e abbondanza, ma dall'altra parte tante immagini di tanti dettagli rischiano di essere po' ripetitive, per cui il collage mi sembra la soluzione per un miglior compromesso.


In realtà penso che l'interpretazione più riuscita sia quella che segue: i tappeti hanno ragion d'essere in quanto calpestati per cui perchè non renderli vivi riprendendo i piedi di chi ci cammina sopra?
In questa maniera si può meglio trasmettere la sensazioni di avvolgimento e moribidezza che abbiamo avuto visitando questa piccola moschea.








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