• Un selfie al fontanone •

 

Due suore davanti alla Fontana dell’Acqua Paola al Gianicolo: una seduta su un muretto con un’espressione serena, l’altra in piedi mentre le scatta una foto con lo smartphone. La scena è immersa nella luce calda di un pomeriggio di tarda estate.

Roma. estate 2021

Sul Gianicolo, in un pomeriggio di tarda estate, mi sono trovato davanti a una scena inattesa.

La Fontana dell’Acqua Paola – il Fontanone, come lo chiamano i romani – era lì, imponente come sempre, con le sue cascate d’acqua che sembrano non esaurirsi mai. Ma ciò che ha catturato il mio sguardo non è stato il marmo né la storia che si respira in ogni pietra. Sono state due suore.

Una sedeva tranquilla sul muretto, in posa rilassata, con un mezzo sorriso appena accennato. L’altra, in piedi, con la veste leggermente sollevata dal vento, le scattava una foto con lo smartphone.
Nessuna solennità, nessuna rigida compostezza. Solo un momento tra due persone che, oltre a condividere un abito, condividono probabilmente molto di più: la fede, la quotidianità, la vita.

Mi ha colpito la naturalezza della scena, il suo essere insieme ordinaria e straordinaria.
Perché spesso – forse troppo spesso – immaginiamo le suore come figure austere, distanti, quasi fuori dal tempo.
E invece eccole lì: presenti, leggere, immerse nella stessa contemporaneità che viviamo tutti.

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