• Bianco, nero e realtà •
Dubai, ottobre 2019
Lo ammetto subito, a costo di andare un po' controcorrente: non sono un grande amante del bianco e nero. Spesso lo trovo un’eccessiva forzatura della realtà che, piaccia o no, nella maggior parte dei casi, è fatta anche di colori.
Sarò ancora più schietto, rischiando di perdere qualche consenso tra i puristi: tendo a pensare che il bianco e nero sia, a volte, una facile scorciatoia. È innegabile che togliere la saturazione conferisca quasi automaticamente alle immagini un tono più "sofisticato" e professionale, spesso a prescindere dalla reale qualità del contenuto.
Creare una bella immagine a colori è una sfida complessa: bisogna bilanciare linee, profondità, forme, contenuti e gestire le infinite varianti cromatiche in un perfetto equilibrio. Convertendo tutto in scala di grigi, ti liberi di quest'ultima, enorme variabile. Per questo, a volte, mi sembra la via più semplice per mascherare una foto mediocre.
Eppure, ci sono le eccezioni. Ci sono casi in cui il colore è talmente assente o superfluo nella scena reale che eliminarlo del tutto diventa l'unica scelta logica.
È quello che succede in questo scatto. Mi trovo a Dubai, davanti all'imponente fontana ai piedi del Burj Khalifa. Qui va in scena un gioco di luci e acqua talmente contrastato che il colore non aggiungerebbe nulla, anzi, distrarrebbe. Osservo il movimento della danzatrice: la sua silhouette sembra allinearsi perfettamente alla verticalità e all'eleganza dei getti d'acqua alle sue spalle. È un momento di grazia, un dialogo muto tra il corpo umano e l'architettura liquida.
Come al solito ho fatto tante prove, scattando a raffica, ma ho scelto deliberatamente questa versione. Non quella "pulita" con la sola ballerina, ma quella in cui compare la sagoma scura del fotografo accovacciato in primo piano.
L'ho fatto per evidenziare un concetto in cui credo molto: le immagini non devono essere idealizzazioni astruse e perfette, staccate dalla realtà. Preferisco che siano istantanee di quotidianità. Anche in un contesto così scenografico, la presenza di chi sta catturando il momento ancora l'immagine al mondo reale, combinando forme e luci eleganti con la verità di quel preciso istante.

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